sabato 22 dicembre 2007

La formella



Un graffito d'antan

La formella in cotto, nella foto qui a lato, si trova sulla parete della terza campata minore sud della chiesa di San Michele di Lomello. Si tratta della prima testimonianza relativa alla chiesa, la cui interpretazione non è certa. La data impressa accanto alla denominazione, il 1121, potrebbe infatti alludere sia alla data di fondazione, sia a quella di consacrazione dell'edificio religioso.
Si segnala al riguardo il lavoro di ricerca della lomellese Manuela Iodice, autrice di una tesi di laurea su San Michele Arcangelo. Uno stralcio della tesi è stato pubblicato in "Lomellina romanica". Primo censimento sulle emergenze romaniche presenti nel territorio lomellino", a cura di Italia Nostra, Sezione Lomellina, Archivio Lomellino n. 13, 2005.
La reliquia.
Nella cappella della Croce, sulla parete sinistra, è murata una piastrella in cotto, incisa in latino medievale con le abbreviature che si usavano all’epoca. Ecco la traduzione: "Qui giace il corpo del Reverendo Guglielmo de Grossis, francese della città di Sant' Egidio (oggi
Saint Gilles), il quale donò alla presente chiesa il legno della Santa Croce. Morì il 4 maggio 1370. Il nipote Guido pose". La storia della venerata Reliquia, munita di tutte le autentiche, è stata ricostruita mirabilmente ricostruita da Giuseppe Papetti da Ottobiano, autore di un’opera dal titolo: "L'insigne Reliquia della Santa Croce in San Michele di Lomello", pubblicata nel 1982.

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